Nella mitologia romana Orco è il sovrano degli Inferi, divoratore di uomini. Nella tradizione germanica, invece, è un demone simile all’uomo, violento e sanguinario, che si nutre di carne umana.

L’immagine oggi comunemente accettata di questa creatura è un miscuglio delle due tradizioni e presenta l’orco come un essere dall’aspetto vagamente umano, che vive in luoghi remoti e oscuri, come grotte o foreste impenetrabili, è ottuso, violento e armato di clava.
Raramente gli orchi sono descritti come benevoli verso la razza umana. Alcune leggende li presentano come ladri di neonati, ma veramente tutte li descrivono come divoratori di donne e bambini. Basti pensare alle fiabe di Pollicino e di Hansel e Gretel.

Per questo motivo, spesso sugli organi di stampa il termine orco è attribuito a quegli uomini che si macchiano di reati odiosi contro donne e bambini.
Questa creatura è assai popolare nei videogiochi, nei romanzi e nei fumetti fantasy ed è stata consacrata dalla saga di Tolkien.
Agli orchi sono simili i troll, creature care alla mitologia anglosassone e scandinava. I troll sono creature dall’aspetto umanoide, che vivono nel fitto della foresta. Di solito sfuggono al contatto cogli uomini e alla luce del sole, che ha il potere di trasformarli in blocchi di pietra.
In Norvegia le loro statuette sono considerate dei portafortuna, purché si abbia l’accortezza di dargli un nome.
Enrico Di Giacomo