Alice nel paese delle Meraviglie

Un commento all’opera di Lewis Carroll.

Il libro di cui ci occupiamo oggi non è di ambientazione fantasy, ma fantastica. Ciò che stupisce più di ogni altra cosa è che è stato scritto nel 1865 da un matematico, Charles Lutwidge Dodgson più noto con lo pseudonimo di Lewis Carrol. Potete per tale motivo trovarne copia libera (non soggetta a diritto d’autore) sul sito LIBERLIBER al link seguente:

Alice nel paese delle meraviglie

http://www.liberliber.it/online

La storia è nota quasi a tutti e da essa sono stati tratti film, cartoni animati, fumetti, videogiochi e giocattoli. Alice è una bambina animata da una fantasia sfrenata e si muove in un mondo che l’autore definisce Wonderland (nell’originale inglese).

Entrerà in questo magico mondo attraverso il sonno che sarà il primo canale di accesso al mondo della fantasia per lei. Qui incontrerà il Coniglio Bianco con l’orologio e i guanti bianchi, il Cappellaio Matto, la Regina di Cuori e molti altri personaggi. La Regina, in particolare, è caratterizzata dal tormentone ripetuto sino alla noia che invita i suoi soldati a – mozzare la testa – di chiunque la contraddica anche in parte.

Il racconto è molto breve, ma ha uno stile complesso e che può scoraggiare i lettori più giovani. La traduzione dall’inglese è complessa per via dei molti proverbi, dei modi di dire e, soprattutto, perché l’inglese usato da Carroll è ormai in disuso.

Lo consiglio ad un pubblico non giovanissimo per fare la conoscenza diretta con una delle opere della letteratura fantastica più famosa al mondo.
La storia ha un seguito che si intitola Attraverso lo specchio e quel che Alice vi trovò del 1871. Speriamo di poterne parlare presto.