Satiri e fauni

Le antiche civiltà del mediterraneo crearono un universo popolato da mille presenze soprannaturali.

Satiro

Tra di esse troviamo i satiri e i fauni, divinità minori protettrici dei boschi, dei campi e del bestiame. Il loro culto era associato anche alla fertilità e alla forza della natura.

Le figure del satiro e del fauno nacquero rispettivamente in Grecia e nel Lazio e inizialmente ebbero caratteristiche differenti, che col passare dei secoli si attenuarono fino a scomparire, man mano che la civiltà greca penetrava in Roma.

Entrambi erano rappresentati come esseri umani con attributi animali, come coda, zampe, orecchie e corna di capra. Nel corso dei secoli, comunque, questi particolari lentamente sparirono.

Erano descritti come creature sempre allegre e generose, dedite al vino e al sesso, che cercavano di praticare con le ninfe dei boschi e delle sorgenti. Erano bravissimi nel suonare il flauto, costruito con canne di lunghezza differente. Silvano e Pan, divinità agresti del mondo rurale romano e greco, erano fauni-satiri.

Con l’avvento del Cristianesimo sembra che per sradicare il loro culto i primi cristiani associarono a Satana il loro aspetto.

Enrico Di Giacomo