Knazi e la foresta parlante COMPLETO

Knazi si svegliò all’alba come era solito fare. Le foglie dell’albero in cui aveva ricavato la sua casetta si erano insolitamente ingiallite e stavano morendo. Il piccolo gnomo si lavò il volto con una goccia di rugiada e prese da un incavo nel tronco dell’albero un sacco di tela dove aveva conservato un pezzo di torta di acero: una vera leccornia per uno gnomo.

Knazi e la foresta parlante


Fatta colazione si guardò intorno e vide che altre foglie dell’albero in cui dormiva con la gente del suo popolo erano indurite e gialle come se stesse arrivando l’autunno. Knazi si stranì: da pochi giorni infatti era arrivata la primavera e gli alberi intorno scoppiavano di gemme e di fiori. La natura era in festa eppure in quel piccolo angolo della foresta qualcosa non andava per il verso giusto. Tosh, suo fratello, uscì dal letto con un balzo e stiracchiandosi chiese al fratello minore cosa stesse facendo. Knazi infatti era tutto concentrato ad osservare con la lente d’ingrandimento un pezzo della corteccia dell’albero apparentemente infetto.
-Il nostro albero è malato: sembra essere sopraggiunta la stagione dell’Inverno solo per lui- disse in tono serio. Lo gnomo si avvicinò e rimase perplesso per la stranezza dell’evento. I due decisero di alzare lo sguardo verso la cima dell’albero e di chiedere direttamente a lui come si sentisse. La particolarissima foresta in cui vivevano infatti era costituita da alberi parlanti. Intendiamoci, non alberi in grado di muoversi e agire come persone: soltanto antichissimi abitanti della Terra che avevano ascoltato per migliaia di anni le creature e avevano magicamente imparato a parlare. Knazi era parte di una delle famiglie di gnomi più antiche del suo popolo e si occupava come tutti gli altri gnomi della conservazione e protezione della foresta. Essendo parte del Consiglio degli Gnomi aveva alcuni poteri magici e si occupava della pianta più vecchia di tutte: l’Albero Antico.
Knazi si avvicinò all’Albero Antico e salì sul suo tronco, in alto in alto per parlare con lui.
Essendo un albero molto antico, diciamo pure anziano, era diventato quasi praticamente sordo. Decise così di andare più in alto possibile dove Shoo (il nome dell’Albero Anziano) potesse sentirlo meglio.
-Albero Padreee, albero padreeee- iniziò a chiamare Knazi con insistenza.

Inizia così il racconto a più mani realizzato dal gruppo di autori di warlandia.it e da poco concluso e revisionato da Naemor.

Lo rendiamo pubblico in formato PDF scaricabile al seguente LINK e speriamo possiate leggerlo in molti e darci il vostro parere.

CLICCA QUI PER SCARICARE IL RACCONTO COMPLETO

Potete anche leggere l’intera storia sul web all’indirizzo:

http://www.warlandia.it/asp/knazi-la-foresta-parlante.asp

Un ringraziamento speciale a tutti gli autori.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.