Secondo i miti greci, Cariddi era una semidea dotata di un appetito insaziabile. Nulla poteva resistere alla sua fame e alla sua smania di possesso. Un giorno derubò Ercole di alcuni buoi e li divorò. Esasperato, Giove la scagliò nel profondo del mare, dove la creatura assunse le sembianze di un enorme gorgo, capace di risucchiare intere navi.

Non sappiamo molto del suo aspetto: alcuni la rappresentano come una enorme bocca sotto il pelo dell’acqua, altri la descrivono come un mostro marino dalle fauci immense, altri ancora come un essere metà donna e metà pesce, con la bocca spalancata.
Sappiamo che abitava nei pressi di Scilla, ma sulla sponda siciliana. Insieme a quest’ultimo mostro insidiava le navi che tentavano di affrontare le correnti dello Stretto di Messina, distruggendole se commettevano l’errore di avvicinarsi troppo al suo antro.