I falchi parte 2 di Vilma Serapiglia

Conner sedeva davanti al fuoco crepitante del camino studiando con attenzione le mappe della valle che la sua signora gli aveva consegnato appena arrivati alla fortezza.

I falchi racconto di Vilma Serapiglia


Il suo compito consisteva nell’organizzare una difesa per il Forte degli Eroi in caso i maghi di Ophris fossero riusciti ad abbattere la barriera magica che lo nascondeva.
Nei lunghi anni della sua carriera militare aveva visto molte guerre, e in molte di queste, le sue doti di stratega erano riuscite a restituirgli la vittoria, ma mai era stato al cospetto di nemici tanto crudeli ed apparentemente difficili da domare, ora c’era in ballo un esercito di demoni comandati da potenti maghi.. quindi.. la strategia doveva essere più che eccellente, perfetta.. o non ci sarebbe più stato nessuno in grado di opporsi ai piani di quei folli assetati di potere, più semplicemente non sarebbe sopravvissuto nessuno a quell’orda inumana.

Una ruga corrugò la sua fronte e una goccia di sudore gli scivolò lungo la guancia, con un gesto automatico il guerriero si asciugò il viso con il dorso della mano.. in quel momento bussarono alla sua porta..
Conner si voltò e con calma chiese: chi è?-
una voce disperata e singhiozzante gli rispose:- Signore di Lot, sono Finny.. la prego, venga da Lady Laurel..la prego…-
lui, in pochi passi raggiunse la porta, l’aprì, la ragazza gli si gettò ai piedi aggrappandosi alle sue ginocchia e continuando a ripetere il nome della sua padrona fra le lacrime incessanti..
Conner la prese per le spalle e la sollevò delicatamente da terra, la rassicurò carezzandole la schiena e le disse… – su.. non preoccuparti.. ci penso io alla mia bambina…-poi le porse un lino e le chiese di ritirarsi.
La ragazza un po’ rincuorata si asciugò gli occhi e lo guardò mentre si incamminava lungo il corridoio.. se c’era qualcuno in grado di scuotere Lady Laurel da quello stato di angoscia e disperazione.. quella persona era sicuramente il Signore di Lot.

L’anziano guerriero avanzava a passo deciso su per la scalinata che conduceva all’ala ovest del palazzo dove si trovavano le stanze della sua signora.
Era pensieroso, c’erano state molte occasioni in cui aveva dovuto lottare contro le insicurezze di Laurel e le ombre che attanagliavano i suoi pensieri nei momenti di sconforto.. ma mai aveva dubitato di riuscire ad aiutarla… questa volta al contrario..pensava che qualsiasi parola fosse uscita dalle sue labbra, non avrebbe potuto consolarla in alcun modo..
Purtroppo Lady, aveva lasciato ad Anthinea, tutto ciò che restava della sua famiglia… suo fratello Shadir.. e lo aveva perso..
Il ragazzo si era battuto con coraggio in un duello estenuante contro il Diabolos. Lo scontro era stato molto cruento ed era finito con la morte di entrambi i contendenti.
Quando i Cavalieri dei Falchi superstiti avevano portato sullo scudo il corpo di Shadir, la visione di quello strazio aveva ridotto Laurel ad una larva umana..
Erano giorni che se ne stava rinchiusa senza bere ne mangiare, con le tende tirate alle finestre e nessun tentativo di farla uscire aveva avuto esito positivo.

All’inizio Conner aveva creduto che lasciandole un po’ di tempo per crogiolarsi nel suo dolore, sarebbe arrivata ad un punto in cui la sua coscienza avrebbe iniziato a ricordarle che c’era un’intera nazione da salvare, migliaia di persone che contavano su di lei e sui Falchi D’Argento per essere di nuovo libere dalla crudeltà e dalla tirannia dei maghi ophiriani.. con rammarico dovette ammettere, che forse.. nonostante la conoscesse da quando era poco più che una bimbetta con le guance rotonde, questa volta si era sbagliato…
Cercò di schiarirsi le idee il più possibile e quando fu dinanzi alla sua porta chiusa, in un silenzio quasi irreale, prese il sopravvento il rimorso per quell’intuizione appena balenata nei suoi pensieri, e la sua leggendaria calma mantenuta anche durante le battaglie più incerte, la sua pacata compostezza cedettero il posto ad un’incomprensibile rabbia .. la frustrazione lo portò a sfondare con un calcio la porta di legno intarsiata..

Una folata di vento freddo gli sferzò il viso.
Conner si guardò intorno.
La stanza era vuota e la finestra che dava sul terrazzo era spalancata.
Quello che aveva inconsciamente temuto si stava materializzando atroce e.. il timore che Laurel avesse compiuto qualche gesto sconsiderato lo rese ancora più angosciato e più veloce di un lampo.
In breve tempo raggiunse il terrazzo, preoccupato e ansimante, posò lo sguardo in ogni direzione per cercare di individuare la figura della ragazza ma il buio profondo di quella notte senza stelle non lo aiutò.
Si fermò un istante per riprendere fiato e poi percorse in lungo e in largo l’enorme terrazza per controllare che il cadavere della sua adorata Laurel non giacesse riverso sul prato sottostante.
Fortunatamente niente di quello che stava immaginando potesse essere accaduto, si era realmente verificato e in effetti, non riuscì a vedere il corpo della giovane da nessuna parte.

Prima di farsi cogliere dal panico, la sua grande esperienza, ebbe il sopravvento e riuscì a rimanere lucido il tempo necessario per controllare eventuali tracce del passaggio di Laurel sul terrazzo.
Evocò un piccolo globo luminoso che pian piano si ingrandì fino a illuminare completamente tutta l’area circostante..

Nonostante la sua ricerca affannosa, però.. non trovò alcun segno che indicasse che la ragazza era stata li..
Dopo aver completato la sua minuziosa indagine del terrazzo.. iniziò a preoccuparsi nuovamente..

Si appoggiò spossato alla balaustra di marmo e sospirò.
La luce svanì e lui si trovò di nuovo immerso nel buio più completo.
Guardò verso l’orizzonte sperando di scorgere la figura possente del drago Ariandol, la cavalcatura di Laurel, forse era uscita per un volo di ricognizione.. per schiarirsi le idee e riprendere il contatto con la realtà.. forse.. ma era meglio controllare..
Rientrò nella stanza della sua signora e raggiunse la campana dell’allarme, in breve il corridoio si riempì dei Cavalieri della Guardia d’Onore pronti per difendere la Lady da eventuali assalitori..
La vista del Signore di Lot appoggiato all’uscio li privò di ogni intento bellico..
Conner era visibilmente stanco, si teneva in piedi solo per pura forza di volontà, aveva le gambe tremanti e il volto pallido.
Il comandante Noris balzò al suo fianco per sorreggerlo, giusto un attimo prima che scivolasse a terra svenuto, mentre una donna minuta si faceva largo a spintoni fra quei possenti guerrieri gridando disperata il suo nome.
Tenendolo stretto fra le braccia il comandante diede alcuni ordini concisi ai suoi compagni.
Aghy, prendi un paio di uomini e perlustra il giardino..-
Kurt, tu e Rob andate a controllare i recinti delle idre..-
Alex, raduna una squadra e raggiungi i confini della valle..-
Matt e Vinch andate sulla collina a vedere se Ariandol è nella sua tana..-
Laurie.. aiutaci a portare Conner nelle sue stanze, le tue magie curative saranno molto utili..-
Uomini.. dovete trovarla a qualunque costo! Buona fortuna!-

Si scambiarono uno sguardo d’intesa, tutti annuirono e si diressero frettolosamente a svolgere il compito che gli era stato assegnato.

Quando riprese conoscenza, la prima cosa che vide fu il volto di Mary.
La donna si accorse che si stava risvegliando e si chinò su di lui per abbracciarlo..gli sorrise, poi inveì contro di lui scoppiando in lacrime e dicendo:
– brutto insensibile egoista!. Non hai pensato a come mi sarei sentita se tu fossi morto?.. non devi usare mai più la magia! Lo sai che prosciuga tutte le tue forze vitali!.-
Conner si limitò a ricambiare l’abbraccio e ad aspettare che si calmasse un po’.. poi la guardò con dolcezza e le rispose:- sai che dopo di te, la piccola è la persona più importante della mia vita.. per voi, non ho paura di affrontare la morte..-
Lei lo guardò dritto negli occhi, gli accarezzò lievemente la guancia e gli baciò la fronte.. poi gli disse:- non farmi mai più uno scherzo del genere..capito?-
lui sorrise e l’attirò vicina per baciarla appassionatamente e al termine del bacio le sussurrò: te lo prometto amore mio..-
Dopo qualche giorno, all’ora di pranzo,Noris raggiunse la stanza di Conner.
Da quando lo avevano trovato sulla soglia della stanza di Laurel, il giovane comandante passava al suo capezzale, per avere notizie sulla sua salute..
Fu molto felice anzi, diciamo pure entusiasta, di vedere che finalmente si era risvegliato..

Era talmente contento che il suo maestro si fosse ripreso che si commosse..
Il Signore di Lot fece finta di non accorgersene, per evitare di metterlo in imbarazzo..
Mangiarono insieme e parlarono di quello che era successo nei giorni della sua infermità.

Noris gli raccontò minuziosamente tutti i provvedimenti che erano stati messi in atto per ritrovare la Lady e a malincuore dovette comunicargli che non avevano fatto progressi.. Laurel sembrava essere scomparsa nel nulla..
Avevano mandato degli esploratori ad Anthinea, e avevano scoperto che non era stata fatta prigioniera dai maghi, quindi avevano tirato un sospiro di sollievo..

Erano sicuri che fosse viva e libera, ma dove era andata? E soprattutto.. perché aveva lasciato il castello senza dire nulla nemmeno a Conner?
Anche se erano preoccupati, non c’era nient’altro che potessero fare se non attendere che facesse ritorno e fosse lei stessa a svelare il mistero della sua improvvisa scomparsa..

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