Chi sono gli angeli? Le tre grandi religioni monoteistiche li prevedono, ma non li descrivono compiutamente. Sappiamo poco anche del loro nome, visto che il termine “angelo” (in greco “messaggero”, “inviato”) indica solo il compito loro assegnato da Dio in un determinato momento. Una sola cosa è certa: gli angeli sono creature coscienti, intelligenti, incorporee, dotate di libero arbitrio. Lo conferma la ribellione di Satana e dei suoi seguaci.

Il numero degli angeli è infinito e lo dimostra l’attributo divino di “Signore degli eserciti”, che altro non sono che le schiere angeliche. La tradizione cristiana li suddivide in cherubini, serafini, troni e dominazioni e stabilisce che sono stati creati per servire e lodare incessantemente Dio.
L’iconografia li vuole alati e dotati di più teste, ma nel corso dei secoli queste creature sono state rappresentate anche come musicisti, guerrieri, pellegrini e dignitari di corte.
La tradizione ebraica, cristiana e mussulmana li vuole guidati dagli arcangeli, che sono gli unici di cui conosciamo con certezza il nome. Il Cristianesimo ne riconosce solo tre: Michele (Chi è come Dio), Gabriele (Dio è forte) e Raffaele (Dio mi ha guarito).
Michele comanda le schiere angeliche, combatte Satana e accompagna le anime al cospetto di Dio. Gabriele è il portavoce per eccellenza di Dio. Raffaele, invece, incarna la misericordia divina, che soccorre, protegge e guarisce. Allo sviluppo del suo culto dobbiamo la diffusione della credenza nell’angelo custode, che protegge e consiglia ogni essere vivente a partire dalla nascita.
Infatti una tradizione antichissima vuole che anche l’erba abbia il suo angelo, che ha il compito di farla crescere.
In epoche recenti alcuni esoteristi hanno sfruttato questa credenza per assimilare agli angeli gli elementali (gnomi e fate), che, a loro giudizio, curano il funzionamento della natura.
di Enrico Di Giacomo