Per secoli gli uomini cercarono di purificare ed elevare se stessi attraverso l’alchimia oppure tentarono col sapere alchimistico di arricchirsi producendo oro.

Tre esseri presero vita, tra un esperimento e l’altro, nei laboratori alchimistici: la pirausta, l’omuncolo e l’echeneis. Sulla prima creatura non ritorno, perché ne abbiamo già parlato. Questa volta tratteremo delle altre due.
L’omuncolo sicuramente è la più affascinante. Si trattava di un essere umano, completo in tutte le sue parti ma più piccolo, prodotto in laboratorio. L’alchimista che desiderava creare un omuncolo doveva lasciar fermentare dello sperma umano in un vaso di vetro, riscaldato per quaranta giorni dal ventre di un cavallo. La creatura che nasceva nel vaso, doveva poi essere nutrita con un concentrato di sangue umano per la durata di quaranta settimane.
L’echeneis, invece, era un pesce di piccole dimensioni, dalle squame d’argento, che aveva la singolare virtù di immobilizzare la nave al cui scafo si era attaccata.
Era il simbolo della pietra filosofale: un solo pezzetto di essa aveva un potere immenso.
Effettivamente questa creatura era già conosciuta nell’antichità e si pensava vivesse nei mari dell’India. Molto probabilmente si trattava della remora.
Enrico Di Giacomo