La cosmologia dell’antico Egitto ci ha tramandato la figura di Sebek, il dio coccodrillo. I miti narrano di un’epoca imprecisata, in cui nell’universo esisteva solo l’acqua.

Allora Sebek si incarnò in un coccodrillo e creò la terra per gli uomini. Per questo il rettile era considerato sacro e fatto oggetto di una particolare venerazione.
L’iconografia tradizionale lo descriveva come un uomo con la testa di coccodrillo, coronata di piume di struzzo. Anelli d’oro pendevano dalle sue orecchie e d’oro erano le cavigliere che rivestivano le sue braccia.
L’antica religione egizia lo collocava sulle rive di un lago ai piedi un tempio enorme. Un esercito di sacerdoti lo riveriva e versava nelle sue fauci vino e carne di animali appena macellati.
Enrico Di Giacomo