Quasi ogni utente di warlandia.it conosce il mio amore particolare per l’Orda. Quella degli orchi è la mia razza preferita fra le creature fantasy. Alcuni anni fa trovai una trilogia dal titolo ORCHI di Stan Nicholls. Pensai di aver finalmente trovato la mia bibbia! In pochi mesi lessi tutti e tre i libri innamorandomi di Strike e dei suoi amici. Mr. Nicholls ha scritto più di 30 libri, non soltanto ORCHI. Anche sua moglie scrive (naturalmente libri fantasy).
Appena qualche tempo fa chiesi a Mr. Nicholls (http://www.stannicholls.com/) di concedermi una breve intervista ed egli è fu felice di accettare. Non riuscivo a credere ai miei occhi quando mi rispose di SI. Grazie a Dio è una persona molto cortese. Divertiamoci insieme. Questo articolo sarà in inglese ed anche in italiano.

Napoleonardo: Come le è venuta l’idea di scrivere libri sugli orchi?
Stan Nicholls: E’ interessante che io abbia trenta libri pubblicati e soltanto sei fra questi, più una graphic novel, siano stati sugli orchi. Ma la mia lapide probabilmente dirà “Scrisse storie di orchi”. Non che io mi stia lamentando!
L’idea di base è molto semplice. Il mio pensiero è stato “Che cosa succederebbe se gli orchi non fossero fatti nel mondo in cui siamo portati a credere?” Supponiamo che fossero feroci, combattenti senza pari, ma non realmente cattivi? I libri di storia sono solitamente scritti dai vincitori e questi tendono a demonizzare gli sconfitti. Supponiamo che questo sia accaduto agli orchi. Supponiamo che abbiamo un pessimo ufficio stampa, che siano stati vittime di una sorta di uccisione dei personaggi. Mi sono sempre sentito in parte triste per gli orchi, forse perché ho una certa simpatia per coloro che non si adattano alla società – come molti scrittori. Tradizionalmente, gli orchi sono stati raffigurati come bestie selvagge prive di pensiero, la cui sola funziona fosse quella di essere sconfitti dalle spade degli eroi. Erano uni-dimensionali. Che fine avevano fatto le loro speranze e paure, la loro cultura, storia, costumi e credenze? Pensai che gli orchi meritassero di avere queste cose e ho provato a fornirgliele.
Una volta che hai questa idea che gli orchi siano i tuoi eroi il prossimo passaggio logico è quello di vedere gli umani come i cattivi. Girare sottosopra le cose in questo modo può portare risultati interessanti. MI diede l’occasione di guardare ad alcune delle cose meno attraenti di cui la razza umana è capace, come la fede cieca, la distruzione dell’ambiente e il modo in cui gli estranei sono trattati. I libri sugli orchi sono avventure d’azione progettate per divertire, ma in essi ritrovate questo tipo di preoccupazioni serie. Il genere fantasy è sufficientemente maturo, e abbastanza flessibile, per discutere di argomenti simili.

Napoleonardo: Stryke è l’eroe della serie orchi. E’ un guerriero, ma non ama l’idea di essere un eroe. Non vorrebbe guidare la sua gente. Può provare a spiegarci qualcosa in più su Stryke e come è nato nella sua mente?
Stan NIcholls: La parola eroe è diventata inflazionata. In questi giorni è applicata a gente come calciatori e concorrenti di reality show in TV. A me sembra piuttosto che le caratteristiche di un eroe siano coraggio, intraprendenza e modestia. Un vero eroe non è uno che si butta fra i pericoli con eccessivo entusiasmo.
Penso che una buona definizione di eroe sia una persona che supera le proprie paure allo scopo di fare la cosa giusta. Nel mondo in cui si svolge Orchi, Stryke è abbastanza intelligente, persino riflessivo; un altro modo in cui ho voluto dar credito agli orchi che ho creato.
Egli è un combattente feroce, ma non un pazzo. Penso di avergli voluto dare tutte le virtù positive che ci aspettiamo in un eroe umano. Al contrario la maggior parte degli umani che gli orchi incontrano nella mia serie mancano di queste qualità. E’ ancora una volta il rovesciamento del punto di vista.

Napoleonardo: Stryke e la sua banda vivono in un mondo molto duro. Sembrano rassegnati alla loro condizione di schiavi, ma qualcosa accade a rompere l’equilibrio e gli orchi decidono di vivere o morire, ma liberi. C’è qualche relazione con la sua esperienza personale?
Stan NIcholls: Potrei argomentare che la libertà ha rilevanza nell’esperienza di chiunque, dipende da come pensiamo di essere liberi. I politici non ascoltano la gente, fanno di tutto per mantenere il dominio sugli interessi acquisiti e la distanza fra governati e governanti cresce a dismisura. Esattamente in che modo siamo liberi? Ma il progresso tecnologico, in particolar modo quello che da alla gente comune i mezzi per comunicare su scala globale, sta esponendo e minando molte delle vecchie teorie.
Così la gente sta diventando consapevole che la democrazia è una finzione, che i politici sono corrotti, i principali mezzi di informazioni ci mentono, le corporazioni sono più potenti dei governi e il sistema finanziario ha dimostrato di essere ingannevole, beneficiando soltanto una elite.
Penso che una delle ragioni della attuale popolarità del fantasy sia che permette ai lettori di fuggire la nostra complessità crescente e i nostri momenti difficili, visitando mondi dove le questioni sono più semplici e la morale più chiara.
Alcuni lo chiamano il FATTORE COMFORT, ma non ci vedo nulla di sbagliato in questo. Inoltre la fantasia, come la migliore fantascienza, ci può aiutare a mettere la nostra realtà in prospettiva.

Napoleonardo: La regina Jennesta mangia i cuori dei propri nemici dopo aver fatto sesso con loro. Cosa ci può dire sul come ha creato Jennesta?
Stan Nicholls: Molto raramente baso i miei personaggi su persone reali, ma Jennesta è stata in parte ispirata dalla fusione di due persone reali. Non che alcuna di esse volesse dominare il mondo o mangiare cuori umani. Beh, non volevano dominare il mondo comunque…
Jennesta è uno dei miei personaggi preferiti. E’ quasi sempre il personaggio femminile dei miei racconti che amo di più, e a cui mi sento anche più vicino. Non sono del tutto sicuro del perché. Forse è perché sono stato cresciuto in una famiglia di sole donne, e tendo a pensare che le donne siano le più sagge, forti e ragionevoli! E’ sicuramente vero che tutti i miei amici più vicini tendono ad essere femmine.
Napoleonardo: Nei romanzi sugli orchi, gli umani combattono gli uni gli altri a causa delle loro diverse idee in materia di religione: Uni contro Mani. Stryke non comprende le ragioni di questa guerra. Gli umani sono creature fragili, ma si combattono sempre a vicenda; sprecano la magia e fanno un mucchio di cose che non capisce. Quante parte di Stan è in Stryke?
Stan Nicholls: Bene, naturalmente c’è la questione che ogni personaggio di fantasia contiene qualcosa dell’autore, sebbene in maniera inconscia. Gli scrittori mettono parte di sé in ogni cosa che creano. E’ inevitabile.
Stryke ha sicuramente ragione di pensare che le creature umane siano irrazionali e violente; devi soltanto dare uno sguardo al nostro mondo per vedere la verità di quello che dice. Ancora, la finzione speculativa è un buon modo di di tenere una lente di ingrandimento sulle manie e carenze, e i trionfi, della razza umana.
Alcune persone pensano che io attacchi la religione nei miei libri. In realtà il mio target è l’estremismo. So bene che ci sono brave persone di fede. Non posso condividere i loro credo, ma posso rispettare il percorso che hanno scelto. Sono i pazzi coloro di cui faccio la parodia.
Napoleonardo: Ha un suo libro o autore preferito?
Stan Nicholls: Non mi piace individuare un libro particolare o un autore. Così tanti mi hanno dato piacere, mi hanno ispirato, che prenderne uno non sarebbe equo. Inoltre, come potresti confrontare, per esempio, Robert E Howard e Kurt Vonnegut, o Fritz Leiber e Arthur C Clarke? Autori diversi hanno stili e forza diversi.

Napoleonardo: Che mi dice sul suo cibo preferito?
Stan Nicholls: Per lo più cose piccanti. E i piatti italiani, naturalmente!
Napoleonardo: Conosce l’Italia? C’è qualcosa che le piace del nostro paese?
Stan Nicholls: Nel nostro decimo anniversario di matrimonio, mia moglie ed io visitammo Venezia, che ci piacque molto. E’ un’isola fantasy! Vedemmo anche altre parti di terraferma in Italia, che trovammo molto piacevole. Ma fu l’unica volta che fummo in Italia. Lo scorso anno gli organizzatori del Milan Science Fiction e del Fantasy Convention furono così gentili da invitarmi ad essere uno dei loro ospiti d’onore. Purtroppo l’evento si scontrò con un altro a cui avevo precedentemente accordato la mia presenza e non potei andare! Mi spiace davvero per questo; mi sarebbe piaciuto moltissimo vedere Milano. I miei lettori italiani sembrano essere davvero entusiasti; molti mi scrivono riguardo i miei libri. Sarebbe molto bello incontrarne qualcuno di persona.
Napoleonardo: Chi è nella sua vita privata Stan Nicholls?
Stan Nicholls: Probabilmente una persona quasi noiosa. Come molti scrittori passo moltissimo tempo rinchiuso davanti al mio PC; facendo conversazione con gente che ho creato e navigando luoghi che non esistono se non nella mia immaginazione. Fortunatamente mia moglie, Anne, è anche una scrittrice, così capisce il processo e mi supporta in molti modi. Il mio consiglio ad ogni scrittore che stia pensando di sposarsi è quello di scegliere come partner un altro scrittore. Potete condivere la follia.
Quando non scrivo mi piace passeggiare, viaggiare e visitare luoghi storici. Sto cercando di imparare il tiro con l’’arco, una cosa alla quale potreste dedicare la vostra intera vita. La mia speranza è di diventare sufficientemente bravo un giorno. La mia altra ossessione è la mia famiglia. Tutto ciò su cui possiamo fare affidamento è la nostra famiglia e i nostri amici, se siamo così fortunati da averne.
Napoleonardo: C’è qualche nuovo libro in arrivo?
Stan Nicholls: Ho diversi progetti in varie fasi di sviluppo e non ne posso parlare al momento. Ma posso dire che sto lavorando a una raccolta di racconti brevi che spero verrà pubblicata nell’Autunno del 2013. Saranno per lo più storie nuove, insieme a una selezione di ristampe. E si, conterrà storie di orchi – tre nuove storie, inclusa una novella di oltre 20.000 parole.
Napoleonardo: Ho visto sul suo sito web che c’è una versione in audio libro di Orchi in tedesco. Ci sarà mai una versione italiana?
Stan Nicholls: L’audio libro in tedesco è della prima trilogia originale, ORCHI, Il primo sangue. Ci sono anche versioni americane e inglesi degli audio libri sia di Primo Sangue che della seconda trilogia Cattivo Sangue. E’ interessante ascoltare come le mie storie siano interpretate dai lettori. Al momento non ci sono progetti per un audio libro in italiano, mi spiace. Ma sono aperto alle offerte!