Nella tradizione slava e russa in particolare, col termine domovoi si designa un essere di piccole dimensioni, coperto di peli, che vive nelle case e protegge le famiglie. Per questo motivo era tenuto in grande considerazione dai contadini, che durante la notte, per ingraziarselo, gli lasciavano cibi in cucina.
Il domovoi, chiamato anche “nonno” o “bene”, si credeva vivesse dietro la stufa (come certi troll della tradizione scandinava) oppure dietro la porta della casa. Per quanto invisibile, comunicava apertamente con la “sua” famiglia: il suo pianto presagiva sventure, la sua risata ricchezza.
Per aiutare la famiglia il domovoi poteva mutare forma e apparire sotto forma di cane o gatto.