Il mangianomi – di Giovanni De Feo

Incipit

Osservate bene le ombre della mia lanterna. Potrete scorgervi le sagome nere di tre cani, la figura intabarrata di un cacciatore, una ragazza addormentata in una torre, e più in là un’ombra orrenda che li sovrasta: è nera e inconoscibile, tutta occhi e zanne.
Sono i semi della mia storia questi, presagi e visioni di quanto state per ascoltare. Se fate attenzione vi accorgerete di come le mie parole siano le ombre che la mia lanterna getta sulla parete.
Ma come ogni ombra ha un corpo che la genera, così ogni parola è il ricordo di un oggetto o di una passione, ogni nome un grido lanciato in un pozzo: non appena lo si ascolta, suscita in noi un’eco.

Inizia così la narrazione fantastica di Giovanni De Feo classe 1973, insegnante, sceneggiatore teatrale e scrittore.

Il mangianomi di Giovanni De Feo

Il Mangianomi è una storia ambientata a Napoli nel Ducato di Acquaviva circa 400 anni fa. L’autore tiene a precisare che la sua è più una storia fantastica che fantasy. Non ci sono draghi, elfi o mostri di altro genere, ma una creatura nata nella sua mente rievocando fantasmi dell’infanzia. L’immagine originale è legata a quella di Macchia Nera (uno dei cattivi delle storie di Topolino), i tratti che lo descrivono sono ispirati al Nulla de La Storia Infinita, alle leggende popolari Italiane e l’intera storia affonda le proprie radici nella cultura del nostro paese. Il Mangianomi è una creatura priva di un proprio io che si nutre dell’esistenze altrui e che, proprio per tale ragione, è privo di una propria identità.

Il mostro di cui si narra è divora i nomi delle cose e delle persone mutandone profondamente la natura e l’aspetto dopo averli privati del nome che li identifica. Al suo passaggio tutto ciò a cui ruba il nome cambia forma e diventa mostruoso. Soltanto il cacciatore Magubalik deciderà di affrontarlo servendosi di tre cani che lo aiuteranno nella cacciai: un cane con un udito molto sviluppato, una lupa forte e assetata di libertà e un velocissimo alano.

Sono disponibili le prime 170 pagine del libro in PDF a questo link:

http://www.10righedailibri.it/prime-pagine/mangianomi

L’autore ha, infatti, deciso che se un lettore vuole acquistare un libro dal costo di 17 euro ha diritto a leggere una consistente parte del libro per capire se ne valga la pena. In un mondo in cui leggere è sempre più costoso e l’editoria tradizionale non riesce a stare al passo con i tempi e cno le tecnologie del momento, mi pare sia stata una scelta molto ben ponderata.

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