L’ultimo immortale
Un film come questo non potete non conoscerlo. Nelle sale cinematografiche di tutto il mondo, nel 1986, il regista Russell Mulcahy segnò un epoca del cinema con questa indimenticabile pellicola. Tratto da un soggetto di Gregory Widen, il film ha trascinato generazioni di entusiasti nel sognare di combattere con una spada nel medioevo, nel presente e in un tempo che verrà.

Ne resterà uno solo…è la frase che ricorrerà per tutto il film.
Connor MacLeod, nato nella regione delle Highlands (Scozia) nel 1518 che scoprirà di essere uno dei tanti Immortali del suo tempo. Gli Immortali sono una razza in tutto e per tutto simile a quella degli uomini, ma non possono morire in modo normale. L’unico modo che hanno di farlo è che venga tagliata loro la testa.
Inizia una battaglia senza fine fra i vari Immortali che tentano di uccidere gli altri per prendere dentro di sé l’anima dell’ucciso e il suo potere.
In questo modo chi più avanza nell’esperienza e nelle uccisioni diventa sempre più potente. Il protagonista incontra Juan Sánchez Villa-Lobos Ramírez, che diventerà suo maestro d’armi. Magistralmente interpretato da uno Sean Connery in gran forma, il maestro insegnerà a Christopher Lambert alias Connor MacLeod, tutto quello che c’è da sapere sul combattimento con la spada; intravedendo in lui un predestinato.
Il film è spettacolare anche se degli anni 80 e gli effetti speciali non sono la parte determinante. La trama è bellissima, gli attori grandiosi e gli scontri con le spade spettacolari.
Le musiche sono dei QUEEN e la cura di ogni dettaglio eccellente. Sicuramente un MUST per tutti gli appassionati di fantasy.
Chi di noi giovanotti di quasi 40 anni non ha sognato almeno una volta di camminare per le vie di New York con una spada antica dentro il cappotto?