Da Licia Troisi a Silvana De Mari diversità e fantasy

Leggendo romanzi fantasy ci si lascia trasportare dalle atmosfere, dagli eventi avventurosi, dalla magia e dalle descrizioni dei luoghi.

Licia Troisi

In realtà molti degli autori fantasy sono accomunati dal desiderio di trasmettere sentimenti ed emozioni, piuttosto che quello che potremmo definire l’ambito del racconto.

La fantastica Licia Troisi inventa una sua razza di cattivi, i FAMMIN, che mostrano evidente propensione alla guerra e mancanza di sentimenti e volontà.

La principale caratteristica dei Fammin è la brutalità e l’essere parte dell’esercito del Tiranno. Nei primi due libri della trilogia Cronache del mondo emerso, infatti, si accenna al fatto che siano coperti di pelo rossicio e che abbiano zanne enormi.

L’ultimo elfo di Silvana De Mari

Soltanto nel terzo libro della trilogia – Il talismano del potere – Laio, scudiero di Nihal, e poi la stessa guerriera, mostrerà ad uno dei fammin cosa siano i sentimenti.

I fammin non conoscono la vita, non sanno decidere per se stessi e non hanno imparato a distinguere i loro sentimenti. Nascono soltanto per ubbidire agli uomini e costoro li usano per operare il male e distruggere i propri nemici. Fra di essi alcuni si mostrano diversi e iniziano a conoscere in modo rudimentale i primi sentimenti e il ribrezzo per l’omicidio. Gli uomini considerano questi fammin delle creature anormali e li chiamano gli ERRATI, proprio a sottolineare che un fammin non deve avere sentimenti o vita propria.

La scoperta dell’esistenza degli ERRATI porterà una profonda crisi nel mondo di NIhal: uccidere un fammin potrebbe divenire un’azione terribile. Anche gli errati uccidono e, se chiamati per nome, non possono non ubbidire anche contro la propria volontà. NIhal rimane sconvolta dinanzi a questa verità e, in particolare, dalla conoscenza di uno degli errati.

Anche Silvana De Mari parla di orchi (creature decisamente più familiari ai tradizionalisti del fantasy) come di uomini, elfi o altre creature storpiate, maltrattate e umiliate. Gli orchi non esistono per la De Mari come razza in sé, ma sono un popolo di reietti.

I cattivi del mondo fantasy vengono visti da autrici come Silvana De Mari e Licia Troisi con un occhio femminile. Che siano i NORMALI a trattare i diversi da cattivi?

Ai posteri l’ardua sentenza.

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