Orchi – Le Legioni del Tuono

Il secondo capitolo della saga ORCHI di Stan Nicholls si rivela appassionante sin dalle prime pagine. La scrittura è, ancora una volta, agile e coinvolgente. I personaggi principali restano quelli del precedente libro:

Le legioni del tuono – ORCHI volume 2 di Stan Nicholls

Strike: capitano dei FIGLI DEL LUPO
Coilla: unico orco femmina della banda
Haskeer: l’indomabile e possente sergente
Alfray: medico e braccio destro del capitano
Jup: sergente della razza dei nani, fedele ai FIGLI DEL LUPO

Il primo libro si concludeva con la cattura di Stryke e Alfray da parte dei Troll delle caverne. L’arrivo del resto della banda, guidata da Jup salverà il protagonista e l’orco anziano da una fine certa.

Jennesta bandisce i Figli del Lupo dall’Orda e mette sulla loro testa una taglia. Invia, quindi, tre cacciatori di taglie umani a recuperarli vivi o morti e riportarle i manufatti.

La nuova storia ruota ancora attorno alla ricerca dei manufatti chiamati dagli orchi STELLE e più tecnicamente noti agli esperti con il nome di Strumentalità.

Haskeer viene colto da un momento di apparente follia. Le stelle cantano una melodia suadente che lo convince a colpire Coilla e scappare verso Jennesta per portarle da lei. Coilla lo insegue ma viene colpita e tramortita. Viene così facilmente catturata dai cacciatori di taglie.

La missione di recupero intrapresa dagli orchi di Stryke li porterà a dividersi, combattere contro gli umani, sia UNI sia MANI, contro i Troll, i Goblin e ad affrontare i temibili Guardiani di Hecklowe e molte altre insidie ancora per recuperare le stelle e ritrovare Coilla e Haskeer.

L’avvenutura è garantita, i combattimenti sono molto cruenti e c’è anche un pizzico di ironia che non guasta.

Gli orchi ci insegnano il rispetto della natura, delle promesse fatte e a vivere per il gruppo e non per se stessi. Il popolo di Stryke è piccolo e compatto, ma l’intera nazione dell’Orda sente il bisogno di un condottiero che gli dia uno scopo e la libertà.

Jennesta incarna il male assoluto, il suo odio è rivolto verso tutti e, in particolare, verso i deboli e contro le sue sorelle che minacciano il suo potere. I suoi pasti blasfemi nutrono la magia che è in lei, il potere è nell’essere spietatata. Il suo unico scopo è accrescere questo potere e ampliare il suo dominio su nuove terre da assoggettare, terrorizzando i propri servi. Ricerca le Strumentalità per raggiungere uno scopo di morte e distruzione.

Stryke, al contrario, insegue le STELLE per dare uno scopo al gruppo. Non sa quale sia l’effettivo potere dei manufatti e non ha idea di come potrebbe sfruttarlo. Capisce soltanto che tenere lontane le stelle da Jennesta è già un buon motivo per ricercarle. Il bisogno di uno scopo per se e per il proprio gruppo lo farà avanzare sicuro verso la meta.

Napoleonardo