Ippocampo

Ancora una bestia fantastica di Enrico.

Pochi sanno che il carro di Poseidone, antica divinità greca delle acque, era tirato dagli ippocampi. Cos’erano? Gli ippocampi erano creature metà cavalli e metà pesci oppure serpenti marini, avevano le zampe anteriori palmate, a volte le ali e una criniera di alghe o simile alla pinna dorsale dei pesci. Non si sa bene perché il carro del dio dei flutti fosse tirato da cavalli. Alcuni hanno ipotizzato che nell’antichità Poseidone fosse una divinità infernale, non legata alle acque. Altri invece hanno affermato che il problema non sussiste, perché in fondo ancora oggi le onde alte sono chiamate cavalloni. Chissà…

Ippocampo

Sono ippocampi anche i pesci con le zampe posteriori di cavallo, che tirano i cocchi di Proteo e Nereo, divinità marine minori. La mitologia greca descrive questi personaggi come dei vecchietti sapienti, che vivono in isole deserte oppure in grotte sommerse insieme a tritoni e nereidi. Hanno la conoscenza del presente, del passato e del futuro, ma per poterne usufruire è necessario coglierli alle spalle mentre prendono il sole o portano al pascolo le foche di Zeus, coprire la loro testa con un sacco e legarli.

Solo così rivelano la loro saggezza millenaria ai miseri mortali. In caso contrario, fuggono trasformandosi in ciò che vogliono: in serpente, in fuoco, in acqua… Da questa particolare caratteristica è derivato l’aggettivo proteiforme, che ancora oggi si usa specialmente per descrivere quei politici o quegli uomini di spettacolo, che, qualunque cosa succeda, riescono sempre a riciclarsi e ad apparire diversi, rinnovati. Beati loro…

Enrico di Giacomo