Il complesso di Icecrown è diviso in totale in quattro dungeon, tre da cinque uomini e uno da venticinque.
I tre dungeon da cinque sono uno la continuazione dell’altro: finito il primo, Forge of Souls, sarà possibile entrare nel secondo, Pit of Saron, che completato a sua volta darà il libero accesso alle Halls of Reflection. L’instance principale Icecrown Citadel non necessita di nessuna serie di quest per potervi entrare.

Questa settimana vedremo che cosa aspetta i player nei tre dungeon minori, in attesa dello scontro finale ad Icecrown.
The Forge of Souls

Questa instance contiene solo due boss, Bronjahm e Devourer of Souls. E’ il primo dei tre dungeon minori di Icecrown. Appena entrati i giocatori sono accolti dal loro leader di fazione, Jaina o Sylvanas, che li condurrà all’interno della fortezza cercando di distruggere quanti più uomini del Re Lich sia possibile. Tra questi i giocatori affronteranno i due boss, Bronjham e Devourer of Souls. Nessuno sa ancora quali siano le caratteristiche di questi boss, ma che certamente renderanno difficile la via ai player che porta al Re Lich. Ucciso il primo, arriveranno a supporto della vostra fazione un numero di agenti dell’Argent Crusade e dell’Ebon Blade abbastanza elevato per tenere il controllo della parte della fortezza conquistata. Ucciso poi anche l’ultimo si avrà accesso al secondo dei tre dungeon.
The Pit of Saron

La seconda parte delle Frozen Halls è all’aria aperta, ma sotto Icecrown Citadel. Appena entrati si avrà modo di affrontare il primo boss, Scourgelord Tyrannus. Appena però a soccorso dei giocatori arriva Jaina/Sylvanas, egli si ritira. Il capofazione spiega cosa bisogna fare in questo dungeon: liberare tutti gli schiavi di Tyrannus, sconfiggere i suoi generali, e infine sconfiggere egli stesso. Non un giochetto da ragazzi: sulla via verso Tyrannus ci sarà Garfrost, che è il fabbro della cittadella perchè fornisce le armature e le armi al Flagello. Alla sua morte, gli schiavi liberati prendono delle armature e sono pronti ad unirsi al raid per attaccare Tyrannus. Non ancora però: in una specie di laboratorio vive un perfido gnomo, Krick, con la sua cavalcatura. Entrambi sono da eliminare. I giocatori scopriranno anche dallo stesso boss che le Halls of Reflection sono famose perchè lì è custodita Frostmourne. Infine si svolge la battaglia fine del dungeon tra Tyrannus e i suoi e i giocatori aiutati dagli schiavi liberati. Si inserisce nella battaglia anche Sindragosa, ma alla fine grazie all’intervento di Jaina/Sylvanas le cose si risolvono al meglio e il nemico sconfitto. Adesso si può accedere alla seguente instance, che contiene le camere private del Re Lich.
Halls of Reflection

Il segreto rivelato dallo gnomo non è una bugia. Appena si entra qui, c’è Frostmourne in bella mostra. Ricompare quindi un caro vecchiaccio, il fantasma di Uther che si intrattiene con Jaina/Sylvanas mettendoli in guardia dalla spada e rivelando dei particolari su Arthas. Parli del diavolo, e spuntano le corna. Effetti speciali compresi arriva il Re Lich che, giusto per non sporcarsi le mani, evoca due suoi generali, Falric e Marwyn che subito ingaggiano battaglia con il raid. Morti, il Re dei Lich escogita un’altra genialata pur di non fare il lavoro sporco: dopo aver messo fuori gioco il capofazione, evoca delle ondate di non-morti contro il raid. Ovviamente lo scopo è ucciderne il maggior numero per sopravvivere. Se ci riuscite, avete finito l’instance.