Tra sogno e realtà di Vilma Serapiglia parte 2

Mi avvicinai con passi lenti verso il suonatore d’arpa, senza capire perché il mio cuore battesse così forte da esplodermi nel petto..

Era una sensazione molto forte ma nonostante ciò decisi di non resisterle..

Tra sogno e realtà di Vilma Serapiglia

Appena mi vide, l’elfo sorrise.. ed io mi persi nel blu profondo dei suoi occhi..

Terminò la canzone e si alzò per raggiungermi.

Con passo agile e svelto in poche falcate colmò la distanza che ci separava e mi strinse in un vigoroso abbraccio.

Non so spiegare la miriade di sensazioni che provai in quel momento.. so solo che mi sentivo a “casa”… calda e sicura, amata…ricambiai l’abbraccio.

Dopo un minuto che parve durare un’eternità, lui si distaccò e depositò un casto bacio sulle mie labbra, mi sorrise e mi disse- finalmente, sorella mia… pensavo non volessi venire a festeggiare il mio compleanno!-… ecco… “sorella mia”… mio fratello dunque… in effetti.. guardandolo più attentamente.. riuscii a trovare in lui qualche somiglianza con Alessandro…anche se quest’elfo era di gran lunga più raffinato e più bello di lui…

Sorrisi, biascicai qualche scusa banale e poi, mano nella mano raggiungemmo i nostri genitori…

Fu una serata indimenticabile, i canti, le danze, le vivaci conversazioni.. tutto era magnificamente predisposto affinché il compleanno del principe fosse ricordato per molti anni a venire..

Quando mi ritirai nella mia stanza ero esausta..

Mi addormentai senza neanche togliermi i vestiti.

La mattina seguente, fu il cinguettio di un pettirosso a svegliarmi..

Mi stiracchiai e sbadigliando raggiunsi la finestra per ammirare il panorama.. la foresta, a dispetto del suo nome, era semplicemente meravigliosa…

Adoravo il dondolare delle foglie mosse dalla brezza mattutina e i raggi del sole che filtravano attraverso le fronde argentee degli alberi..

Le strade di legno si popolarono ben presto di elfi laboriosi e le attività quotidiane del villaggio iniziarono a riempire di suoni e voci Boscocupo.

Anche io presi parte ad alcune di queste attività, il ricamo, il bucato, la preparazione del pranzo.. in fin dei conti, una principessa elfa, era tale perché suo padre era una specie di sindaco della città… ma per il resto, doveva occuparsi delle normali faccende che tenevano occupate le donne di ogni ceto sociale ed età..

Non so ben definire, quanto tempo trascorsi nel villaggio degli elfi.. dopotutto il tempo nei sogni non scorre come nella realtà.. comunque, ogni giorno che passava mi sentivo sempre più parte di quella comunità.

Una mattina, stranamente mi svegliai molto prima del solito, come in preda ad una frenesia ansiosa… mi vestii in tutta fretta ed uscii di casa saltellando felice..dove ero diretta?

Ah.. si.. questa sembrava la strada che conduceva alla radura delle fate…

Appena arrivai in vista del ruscello capii immediatamente il perché di tanta ansiosa felicità..

Disteso addormentato ai piedi di un grande abete, c’era un ragazzo.

La cotta di maglia era adagiata fra le radici dell’albero. Era chiaro che si trattava di Alundrian..

Mi avvicinai silenziosamente per ammirarlo ancora un poco senza svegliarlo..

Indossava una camicia con lo stemma del suo casato e dei pantaloni di morbido camoscio.. aveva i capelli del colore del grano maturo con dei morbidi riccioli che gli incorniciavano il viso dai lineamenti angelici..

Una miriade di emozioni contrastanti rischiarono di far fermare il mio cuore palpitante..

Era questo l’amore?

Assomigliava un poco al blocco allo stomaco che mi prendeva sempre quando incontravo Andrea..

.. si… doveva per forza essere amore…

Inconsciamente mi accucciai al suo fianco, la mia mano si mosse da sola per raggiungere i capelli sulla sua fronte, gli carezzai dolcemente la guancia, lui aprì gli occhi.. e in un istante capii che la mia anima era indissolubilmente legata alla sua..

Il modo in cui mi sorrise poi… mi strappò una lacrima.. lui mi prese fra le braccia e mi baciò così appassionatamente da togliermi il respiro…

Per un attimo dimenticai chi ero, e cosa ci facevo li.. esistevamo solo noi due e il nostro amore…

Quando il bacio terminò, mi vennero in mente le parole della fata e mi resi conto che la decisione, non era difficile, era impossibile…

Non potevo abbandonare la mia vita da elfa, la mia famiglia, il mio retaggio.. tutto ciò che aveva fatto di me , la donna che si era innamorata di lui.. e anche se avrei vissuto rimpiangendo quel amore perduto.. non potevo scegliere di andarmene con Alundrian e vivere il resto dei miei giorni da umana, con lui..

Ad ogni modo.. la cosa giusta da fare era rivelargli il mio vero io…

Se ne sarebbe accorto comunque guardandomi meglio.. perché.. distrattamente, avevo dimenticato l’incantesimo di camuffamento..

Mi distaccai lentamente da lui e sospirando dissi..- Amore mio… ora dovrai guardare  e ascoltare tutto quello che ti dirò.. non ti chiederò di essere indulgente, ne ti supplicherò di perdonarmi.. ma solo.. di comprendermi.. in nome del sentimento puro e sincero che ci lega l’uno all’altra..-

Lui disse un sorpreso- che succede?- mi scosse gentilmente per farmi alzare il viso verso di lui..

I miei occhi erano colmi di lacrime in quel momento, ma non avevo scelta.. dovevo dare una svolta decisiva a quella storia.. o non sarei mai potuta essere veramente felice…

Alundrian mi fissò con sguardo preoccupato, io asciugai  gli occhi con la manica del vestito, poi raccolsi i miei capelli sulla nuca e misi in bella mostra le mie orecchie appuntite..

Lui allungò una mano per accertarsi col tocco che quello che vedeva non fosse un’illusione, delicatamente passò il dito sul contorno dell’orecchio destro…esclamando un –oh…- io mi alzai e mi diressi dove i raggi del sole non fossero filtrati dai rami degli alberi..

Lui mi seguì in silenzio..

Appena fui circondata dalla tenue luce del sole, i miei capelli rivelarono il loro colore dorato..

Caddi in ginocchio sull’erba bagnata di brina, e di tutte le cose che avrei potuto dirgli.. dalla bocca mi uscirono solo queste parole ..- sono un’ elfa-.. poi aggiunsi..- mi dispiace..-

Lui si avvicinò e mi posò le mani sulle spalle chiedendomi:- Mi ami?-

Io risposi.- più della mia stessa vita..-

Lui mi strinse in una morsa d’acciaio, quasi come volesse trattenermi per sempre in quel abbraccio, mi baciò di nuovo e poi disse.- non mi importa.. anche se dovessi scoprire che sei solo un sogno.. non mi importa.. elfa, umana.. un angelo.. un demone.. non mi importa cosa sei.. la mia anima e il mio spirito ti appartengono, il mio cuore è stato tuo fin dal primo momento in cui i nostri sguardi si sono incrociati in questa radura…-

Ad una tale appassionata dichiarazione d’amore.. come avrei potuto rispondere?.. qualsiasi cosa avessi detto non avrebbe potuto esprimere a pieno i sentimenti che provavo in quel momento.. quindi non dissi niente, mi aggrappai disperatamente a lui e ricambiando ogni suo gesto d’amore.

Dopo molte ore passate assopiti l’uno fra le braccia dell’altra , mi svegliai..

Era lì che mi guardava con una tenerezza infinita..

Sorrisi timidamente e gli dissi- ti amo..-

Lui mi rispose con un dolce bacio a fior di labbra e mi chiese:- cosa pensi di fare adesso?..-

Qualsiasi decisione prenderai.. io sarò dalla tua parte..-

Quelle parole ebbero l’effetto di una pozione del coraggio..

Ora più che mai ero decisa a raccontare tutto ai miei genitori ..

È vero.. Alundrian è un umano, ma.. non potrà mai esistere nessun elfo al mondo che mi amerà come mi ama lui… mio padre capirà.. sono sicura.. quando ci vedranno insieme, tutti capiranno… e non avrò bisogno dell’aiuto delle fate.. costruirò la mia felicità e il mio futuro con le mie mani…

Lo presi per mano e gli dissi- .. vieni.. ti aiuto ad indossare la cotta di maglia… andiamo ad affrontare un drago…-

Lui sorrise, si alzò e insieme ci incamminammo verso Boscocupo.

… Eleonoraaaaaaaaaaaaaaaa!! Sveglia! Il telefono suona da 10 minuti! Vai a rispondere per favore!

… come?… cosa?….oh……………

……..driiiiinnn……driiiiiiiiinnnnnnnn….

Il telefono…. Chissà chi è… accidenti! Era così bello questo sogno!!

………driiiiiiiiiinnn….clack- Pronto casa De Angelis-

–          Eh… Eleonora?-

–          Si? Chi è?-

–          Sono Andrea Martini…-

–          Oh…….. sto ancora sognando…..-

FINE

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