Silenzi assordanti…potrebbe essere un ottimo sottotitolo ad un articolo che parla di Qurasch e dei suoi terribili Varles.

Alessia Fiorentino, in SITAEL, inventa delle creature di fantasia davvero uniche nel loro genere. Terribili come il loro padrone e creatore, i Varles sono portatori di un silenzio insopportabile.
Non si tratta, infatti, di un silenzio naturale in cui ci si possa rifugiare quando si è stanchi del rumore. In esso tutto si perde e nulla è perduto. Le parole delle vittime dei Varles bianchi sono come divorate da una notte eterna.
In SITAEL soltanto il cattivo numero uno, Qurasch, è peggiore di un Varles. Il loro tocco brucia in modo incurabile e deforma la carne che viene a contatto con i loro corpi mutilati e coperti di bende bianche ricordo di antiche mummie.
I Varles non sono soltanto capaci di indurre un silenzio opprimente, ma hanno la forza di molti uomini e nessuna pietà. La capacità di udire nel loro stesso silenzio qualsiasi rumore prodotto dalle loro vittime è il loro modo di ritrovarle in un buio eterno in cui sembrano condannati a vivere come schiavi cieci di un padrone orribile. Il figlio del demonio: Qurasch.
In SITAEL 2, L’ombra del principe, incontreremo una nuova razza di Varles vestiti di rosso e non più di bianco. Costoro non portano il silenzio perché Stacra, alter ego di Etenn, non ha la capacità del padre di sentire dentro il silenzio.