La bravissima Licia Troisi inserisce nella sue Guerre del Mondo Emerso un argomento complesso come quello della religione.

La narrazione fantastica le consente di discutere di un tema secondo me molto caldo e decisamente pericoloso quale la religione, il fanatismo e il pericolo dell’assoluto.
Non so per certo se sia sua diretta intenzione far pensare a questi argomenti, ma da lettore adulto non posso fare a meno di notare che la Gilda degli Assassini è una Setta dedita al culto del dio Thenaar che pretende una serie di riti mostruosi ma, soprattutto, il completo annullamento delle persone che diventano suoi seguaci.
La cosa davvero notevole non è tanto la pretesa del dio Nero quanto la rivelazione della verità diversa vissuta da Theana e dal padre da sempre considerati eretici dalla Gilda.
Il padre ucciso proprio perché eretico lascerà alla giovane maga Theana insegnamenti e doti da sacerdotessa più che maga, e da seguace fedele del vero Thenaar.
Secondo il credo di Theana le idee di annullamento della persona diffuse da Yeshol all’interno della Setta degli Assassini sono pura follia. La pretesa di Yehsol è quella che tutti (tranne lui) perdano nella ritualità la propria individualità.
Il dibattito potrebbe risultare molto acceso e non voglio fare polemica, ma mi piace notare che Licia Troisi vive con profondità la vita e introduce nei suoi lavori complessi percorsi psicologici e spirituali forse da lei stessa vissuti.