Melinda racconta gli Elfi del Sangue

In breve la storia di una delle razze più travagliate di World of Warcraft

Ciao a tutti, torno qui per raccontarvi un po’ della storia della mia travagliatissima razza, e del perché ci siamo affiancati all’Orda per affrontare le nostre battaglie. La mia è una razza tendenzialmente pacifica, dedita alle arti magiche.

Melinda e gli elfi del sangue

La fonte del nostro potere era il Pozzo Solare, antica e potentissima sorgente di mana, da cui attingevamo l’energia per evolvere le nostre magie. Ma un giorno, con l’aiuto di un traditore, il Principe umano Arthas, in preda alla follia dei Non-Morti, invase i nostri territori, lasciando la nostra terra irrimediabilmente sfigurata da una vasta cicatrice lasciata dal passaggio delle sue truppe, e distruggendo Silvermoon, nostra capitale.

Anche la nostra eroina, Sylvana Windrunner, trovò un brutto destino quel giorno: invece della morte, il principe Arthas la trasformò in Banshee, costringendola a una vita da non morta. Ma dopo l’invasione ci rialzammo, ci riorganizzamo, cosicchè quando lady Vashj, al servizio di lord Illidan, si recò dal nostro principe Kael’Thas, ci unimmo alla loro causa contro Arthas.

Ecco quindi il motivo per cui ci unimmo all’Orda: la vendetta. Ma non si creda, come fanno tutti, che l’Orda sia la parte cattiva e l’Alleanza quella buona, anche nell’Alleanza alcune fazioni o parti di essa hanno fatto azioni deplorevoli.

Diciamo solo che entrambe le parti sono capaci sia di fare bene che fare male, ma nessuna delle due è soltanto uno o soltanto altro. Ed ecco quindi come iniziano le mie avventure, nelle eteree terre di Quel’Thalas.

Melinda

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