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Napo: La tua immagine di artista è sicuramente molto legata ai lavori che rappresentano eroi, personaggi e creature del Mondo Emerso ideato da Licia Troisi. Come è nata la collaborazione con Licia?
Paolo Barbieri: Come accennato prima, avevo già iniziato a collaborare con Mondadori da qualche anno, quando mi è stato richiesto di disegnare una spada nera per promozionare il primo libro di questa scrittrice esordiente.
Dopo vari mesi ho realizzato la copertina di “Nihal della terra del vento”, seguita da tutte le altre illustrazioni del Mondo Emerso.
Napo: Siete amici? Penso che sia la cosa che tutti vorrebbero sapere!!!
Paolo Barbieri: Si, ci conosciamo piuttosto bene, e a volte ci sentiamo anche per cose estranee al lavoro.
In un certo senso il feeling che c’è nella narrazione per testi ed immagini, rispecchia quello che ci unisce a livello umano.
Napo: Diversi giovani si dedicano all’arte grafica e, grazie all’evoluzione di Internet, hanno avuto delle occasioni in più per conoscere i lavori altrui. Magari qualcuno sogna di diventare bravo come te e vorrebbe dei consigli da seguire per avere un percorso formativo adeguato. Puoi dare qualche suggerimento ai nostri amici?

Paolo Barbieri: Oggi grazie a internet è più facile farsi conoscere e contattare clienti, tramite blog e siti.
Allo stesso tempo artisti alle prime armi si buttano nella rete proponendo lavori “acerbi” ancora inadeguati al mercato e alla professionalità richiesta.
Credo che occorra valutare una via di mezzo.
Ad un possibile cliente non interessa se tu diventerai bravo, ma conta quello che sai già fare.
La pazienza (oltre al talento), è una dote essenziale per diventare professionisti, e capire quando “darsi in pasto al mercato” è molto importante: se non ci si riesce da soli, occorre affidarsi ai consigli di art director o artisti già affermati.
A tal riguardo direi che anche saper ascoltare oltre alle lodi, anche le critiche negative, è un passo avanti per maturare anche personalmente, in un ambiente in cui la serietà professionale è estremamente importante (non dimentichiamo che ogni disegnatore è promotore di se stesso).
Parlando del percorso, direi di affidarsi a scuole “classiche”, come quelle del fumetto, o istituti vari che propongono corsi che spaziano dall’illustrazione, al fumetto, fino alla grafica 3D.
Durante la scuola si può comprendere la propria direzione, grazie agli insegnamenti e ai consigli dei professori, e ci possono essere sorprese in artisti che cercano come sbocco il fumetto e si ritrovano ad essere visualizer per spot pubblicitari (un piccolo esempio per far capire di non fossilizzarsi mai su idee iniziali, che possono cambiare a seconda dei propri talenti)
Aggiungo che chi non può permettersi scuole o corsi vari, non si deve demoralizzare. Molte delle mie tecniche le ho imparate da autodidatta, e la stessa cosa è avvenuta per artisti famosi in tutto il mondo.
Napo: Per quello che ho letto e visto in giro su di te l’arte grafica è passata per il pennello e la tela prima di approdare al computer. Oggi, però, sei uno che incoraggia i giovani a non aver paura di usare il PC perché il vero padrone che muove le mani rimane l’artista. Vuoi cogliere l’occasione per spiegarci il tuo rapporto con l’arte digitale?
Paolo Barbieri: Io sono passato al digitale nel 2005, grazie alle provvidenziali insistenze di un amico.
Il computer permette versatilità, e una velocità di esecuzione impensabile per fogli ed acrilici (per non parlare dell’interazione immediata con gli studi, e la possibiltà di eseguire correzioni al volo).
Allo stesso modo affermo che il mio percorso classico con tele e pennelli è stato essenziale, perchè ha contribuito a formare il mio stile, e a comprendere trucchi pittorici che continuo ad utilizzare nel mondo digitale.
Occorre comprendere che il computer è un mezzo, esattamente come i pennelli, e come tale va sfruttato senza pensare che possa fare miracoli.
Se si impara a disegnare con carta e matita, il gioco è fatto, e il computer sarà “solo” un qualcosa in più, con cui rendere ancora più belle le proprie creazioni.
Sottolineo inoltre che in questa epoca ci sono artisti italiani e mondiali, che dipingono ancora con metodi tradizionali, sfornando capolavori incredibili.
Insomma, il computer può dare una marcia in più, ma non esiste una regola certa per tutti.
Napo: Quale dei personaggi che hai disegnato è per te il più bello, il più prezioso nel tuo ?
Paolo Barbieri: Domanda troppo difficile.
Non credo esista un disegno più bello di tutti.
Negli anni una persona cambia, e questo avviene anche per l’approccio all’illustrazione.
Cambiano le sensazioni, le esperienze, i modi di comprendere ciò che ci circonda e tanto altro. Di conseguenza quello che ha contribuito a far nascere un disegno 10 anni fa, oggi è cambiato, e quello che in passato era bello, oggi non piace più.
Insomma, sono un eterno insoddisfatto che cerca continuamente di migliorare quello che la sua mente visualizza attraverso le matite
Per riassumere posso dire che ci sono disegni che hanno stabilito linee importanti nella mia vita professionalei: Nihal della terra del vento, Il drago di ghiaccio, Alice nel paese della vaporità, L’urlo, Lullaby, Creature del Mondo Emerso (come primo libro illustrato è stato essenziale per capire i miei pregi e i miei limiti, cercando poi di superarli)

Napo: E quale fra i personaggi che non ti hanno ancora chiesto di disegnare vorresti ti proponessero per un film di animazione, una copertina di un libro o (perché no?) per un quadro?
Paolo Barbieri: vediamo.
Per una copertina o una serie di copertine mi piacerebbe cimentarmi con Lovercraft, o qualcosa di fantascientifico ( Asimov non sarebbe male).
Per un quadro non esiste una risposta precisa: sicuramente avere la possibilità di improvvisare e creare di tutto, senza nessuna imposizione editoriale.
Per un film, qualsiasi trama che abbia a che fare con fantasy e fantascienza. Insomma, cose del tipo: Dark City (consigliatissimo), Labyrinth, Battlestar Galactica, Il Labirinto del Fauno, Hellboy, Hellraiser, From Beyond, La storia infinita, La trilogia di Star wars e del Signore degli anelli, Alien, Dune. Chiaro no?
Napo: Posso chiederti se stai lavorando a qualcosa di nuovo? Puoi darci anticipazioni?
Paolo Barbieri: Si, sto lavorando ad un nuovo libro illustrato per Mondadori, dove mi cimenterò anche con i testi.
Si tratta di una lavoro a cui tengo molto, in cui ho avuto completa libertà e fiducia da parte della casa editrice, e dove troveranno posto personaggi piuttosto fisicati e “importanti” (in effetti, nelle illustrazioni, tutti sono sempre fisicati). Diciamo che questa volta non farò “solo” donne, come spesso avviene nelle mie copertine, ma anche parecchi signori, per il piacere di tutte le gentili dame.
L’uscita è fissata per fine 2011.
Napo: Se dovessi disegnare tutto il male del mondo e, successivamente, tutto il bello del mondo, che soggetti sceglieresti per rappresentare l’uno e l’altro?
Paolo Barbieri: Non ci riuscirei. Vedo troppe sfumature per classficare il mondo in bene e male.
Napo: Grazie davvero di cuore per l’occasione unica che ci hai offerto nel poterti intervistare. Il nostro è un piccolo sito molto attento a quello che è fantastico e il fantasy. E’ la prima occasione che abbiamo di parlare con un talento del tuo livello. Vuoi salutare i tuoi numerosi ammiratori?
Paolo Barbieri: Grazie a voi, e un grande saluto a tutti coloro che attraverso libri, fumetti e film, nutrono i loro sensi di fantasia e curiosità infinita.
A presto!
P.