Iperborea è una terra leggendaria, che gli antichi greci collocavano all’estremo nord del mondo. Nel corso dei secoli numerosi autori hanno cercato di identificarla, avanzando ipotesi a volte fantasiose.

Si è pensato che questo paese coincidesse con la Scandinavia; che fosse un’isola a occidente dell’Irlanda oppure che fosse un continente che inglobava Islanda e Groenlandia in età preistorica.
Nel paese di Iperborea il sole non tramontava per sei mesi l’anno e il clima era sempre mite. Nell’aria volavano piume ed era possibile vedere la Luna da vicino.
Gli abitanti veneravano Apollo e vivevano dei frutti che la terra produceva spontaneamente.
Purtroppo alla fine dell’Ottocento in Europa si cominciarono a diffondere teorie sui legami tra Iperborea e la razza ariana. Queste teorie confluirono negli anni Trenta del secolo scorso nell’esoterismo nazista, che vedeva in Iperborea la terra in cui atterrarono dallo spazio i giganti ariani, provenienti dalla Dimensione del raggio verde.
Dall’unione tra gli ariani e le razze bestiali che popolavano la terra nacque il genere umano, mentre parte degli ariani puri si rifugiò sotto la crosta terrestre. Qui i rifugiati diedero vita a una civiltà parallela, con cui invano i nazisti cercarono di stabilire contatti.
Enrico Di Giacomo