Con questo nome nell’antichità i seguaci delle dottrine gnostiche chiamavano l’eone supremo, la conciliazione del Bene e del Male, il dio creatore del mondo divino. Questo dio era distinto e superiore a quello della Bibbia, che per gli gnostici aveva solo creato il mondo materiale.

Questo credo ebbe grande diffusione e il nome di Abraxas venne riprodotto su talismani, utilizzati contro le malattie e per ottenere potenza.
I padri della Chiesa tentarono di ostacolare questa usanza, sottolineando la somiglianza col nome Shaitan, ossia Satana.
Abraxas di norma era rappresentato con testa di gallo, corpo di leone o di uomo e gambe serpentine. Nella mano destra stringeva uno scettro e nella sinistra uno scudo.
Enrico Di Giacomo