Norne parche e moire

Le norne nella mitologia nordica corrispondono alle parche della tradizione latina e alle moire della tradizione greca.

Uror, Veroandi e Skuld sono divinità femminili che vivono tra le radici dell’albero Yggdrasil, il centro del cosmo, e tessono un arazzo i cui fili sono le vite di ciascun essere vivente, dei compresi. Infatti nella tradizione nordica anche le divinità un giorno avranno fine e scompariranno nel Ragnarok, la rigenerazione del cosmo.

A Roma inizialmente Parca era la divinità che presiedeva al parto. In epoca successiva, questa dea venne affiancata da altre due divinità: Nona e Decima, che proteggevano i nascituri negli ultimi mesi di gravidanza. In una fase posteriore, per influsso della cultura greca, le parche vennero trasformate nelle divinità che decidono il destino di ciascun essere umano, proprio come le moire greche.

Cloto, Lachesi e Atropo erano figlie di Zeus e Temi e stabilivano il destino di ciascun mortale. Nemmeno gli dei potevano cambiare le loro decisioni e dovevano obbedienza alle moire, che garantivano l’ordine dell’universo. Cloto tesseva il filo della vita, Lachesi lo svolgeva dal fuso, determinando il destino di ciascuno, e Atropo lo tagliava, stabilendo la morte. Le tre dee erano totalmente indifferenti al destino degli uomini. La tradizione le raffigura come tre vecchie, che possiedono un sol occhio (come le Graie) oppure come tre ragazze col volto velato o ombreggiato.

Enrico Di Giacomo