Dopo avervi parlato di Domine et Serva e di Requiem, ho ancora una volta l’occasione e il piacere di aver ricevuto in anteprima un racconto molto particolare per leggerlo e parlarne a tutti voi, senza rovinarvi il gusto di leggerlo.

Gli amici scrittori di cui sto parlando si fanno chiamare i demiurghi e sono appassionati del mondo romano. Questa volta a scrivere è Elios Tigrane, il racconto si intitola Un morto che cammina ed è, come di consueto, piuttosto breve e ottimamente scritto.
Si tratta di una ucronia, termine apparentemente complicato che indica una tipologia di narrazione in cui si narra la storia alterandone il suo corso e si immagina come quel cambiamento possa aver alterato il corso della Storia stessa.
E’ un po come nel romanzo di Enrico Brizzi, Lorenzo Pellegrinie le donne, in cui viene narrata una possibile versione della guerra mondiale con un finale diverso da quello reale. In altri termini potremmo definirlo un fanta storico.
La storia è quella di un tradimento, della ferocia in nome del potere e della completa incapacità di pietà da parte di un domine romano. Non entro nel merito della trama data la brevità del racconto, ma vi invito a leggere la storia che è di circa 20 pagine e si legge in poco tempo.
La consueta competenza dell’autore, caratteristica del gruppo dei demiurghi (http://demiurghiracconti.blogspot.com/ ) si evidenzia nel linguaggio che è comunque comprensibile e nella ricostruzione del periodo storico. Anche questo racconto è corredato di note che aiutano il lettore inesperto a comprendere i termini più antichi e desueti.