Divergent, le fazioni – Una riflessione

Mettetevi comodi e mentre leggete ascoltate qualcosa dei RAMONES…

 

Nel bellissimo romanzo di Veronica Roth, intitolato Divergent, l’autrice inventa una divisione formale fra la gente che ritiene di appartenere ad una fazione specifica solo per assecondare una propria inclinazione naturale alla curiosità, al coraggio, all’abnegazione, alla pace, all’onestà.

Tutti coloro che non appartengono a nessuna di queste fazioni perché non superano la fase di iniziazione sono destinati all’esclusione. Apparterranno, cioè, ad un gruppo di persone SENZA FAZIONE. In realtà gli ESCLUSI costituiscono il raggruppamento più grande e molte delle persone che vengono costrette a vivere ai margini della società sono semplicemente al di sotto delle aspettative degli altri. Alcuni, in realtà, sono DIVERGENTI e, cioè, sono persone non facilmente inquadrabili e, a mio modesto parere, al di sopra della media.

Le fazioni in Divergent

I personaggi scomodi vengono rimossi dalle fazioni che contano e costretti a vivere in povertà, con un senso di inadeguatezza per aver fallito la loro fase di iniziazione.

Molto di questo mondo assomiglia a quello vero in cui tutti noi viviamo. Le fazioni non sono così evidenti, le regole non sono scritte, ma quante storie di esclusione, di giudizio, di imbarazzo verso il diverso possiamo raccontare? Ciascuno di noi avrà subito ingiustizie legate alla propria diversità o, peggio, si sarà reso complice di azioni contro persone diverse.

La natura umana è complessa e ciascuno di noi ha nel proprio cuore parti buone e parti orribili. Le fazioni riassumono le diverse inclinazioni dell’animo umano, sono ispirate alle migliori possibilità dell’essere umano.

E’ bello pensare ad una società libera in cui ognuno possa essere curioso, coraggioso, generoso, onesto e votato alla pace. I divergenti sono la migliore espressione di una umanità piena e completa di tante sfaccettature.

Le persone perfette per una fazione non esistono e se esistessero sarebbero davvero molto fragili e facili da comandare. I popoli che si sono fatti trascinare da ideali simili hanno finito per sterminare i diversi.

Uniformare è pericoloso. Essere diversi di proposito è stupido. Vivere al meglio è la scelta migliore.

Divergenti siamo un po’ tutti e mi piace pensare che sia uno stile di vita un po’ PUNK.

Buona vita!