La saga Cronache del Mondo Emerso di Licia Troisi è costituita di tre volumi. In tutti domina centrale la figura di un mostro cattivo e dotato di poteri sovrannaturali che domina il mondo con il suo potere oscuro.

Nelle opere della bravissima Licia Troisi prevale il suo essere donna nel suo modo di creare un mondo fantastico e terribile al tempo stesso. L’attenzione della scrittrice è, infatti, tutta rivolta alla descrizione dei sentimenti dei personaggi, alla bellezza dei paesaggi dei luoghi da lei immaginati e al dolore cui il Mondo Emerso e il Mondo Sommerso sono sottoposti ad opera del Tiranno.

L’antagonista per eccellenza dei personaggi positivi del libro (quali Nihal, Sennar, Ido, Laio e altri) è genericamente chiamato il Tiranno. La sua fama è legata alla sua forza, alla sua magia oscura e, soprattutto, alla sua cattiveria.
Il mostro per eccellenza si riferisce a se stesso chiamandosi e facendosi chiamare con un nome comune e mai con un nome proprio di persona. Sino al secondo volume del’opera, il mostro non assume connotati di persona.
Di lui non si sa come sia fatto e la prima volta che viene descritto si cela dietro un telo per parlare con voce tenebrosa a Ido della Terra del Fuoco in atteggiamente imperativo, ma asettico.
Il Tiranno è paragonabile alla figura di Sauron de Il Signore degli Anelli, anche se ci sono forti differenze psicologiche.
I fammin stessi potrebbero essere paragonati agli orchi di Tolkien, ma a differenza di altri autori fantasy i fammin sono una razza creata dal Tiranno e non una razza antica, come gli orchi. Potrebbero essere accomunati agli Uruk Hai che sono una popolazione di orchi modificata con la magia allo scopo di costituire eserciti imbattibili.
Come per il loro creatore e Signore, i fammin sono descritti in poche parole e non vengono mai considerati personaggi della storia. Non ci sono descrizioni dettagliate del loro aspetto, delle loro abitudini e del loro modo di combattere.
Nello stile della Troisi, tutto sembra voler dare poca importanza al mondo dei cattivi, per concentrarsi sui sentimenti e sulla crescita personale dei buoni. Anche gli eroi positivi, come la stessa Nihal, sono soggetti al fascino del male e passano per una strada di redenzione prima di arrivare a vincere il nemico.